24 mag 2009

XTC “Musica estatica” di Tony Frazzitta



Chi lavora in una radio, di musica ne ha piene le orecchie, io che ho condotto programmi rock per quasi 20 anni, devo confidarvi che tra centinaia e centinaia di artisti, c'e soltanto un gruppo che non mi stancherei mai di ascoltare: sono gli XTC.
Vorrei catturare la vostra attenzione, anche se mi rendo conto che con queste poche righe e' molto difficile, ed indirizzarla su una delle più intelligenti proposte della discografia inglese dalla fine degli anni '70 ad oggi.
La storia degli XTC ha inizio nel 1977: siamo a Swindon, una piccola cittadina di provincia; Andy Partridge e Colin Moulding entusiasmati dalla nascente ondata punk (Sex Pistols, Clash e altri....) decidono di dar vita ad una propria band.
Sgombriamo pero' il campo dagli equivoci, lo stile vocale e chitarristico di Andy, mai nulla ha avuto a che fare con i contemporanei.
Uno dei primi singoli del gruppo portava un titolo chiarissimo: "This is pop", musica di altissima qualita', un po' eccentrica e con molte influenze che vanno dai Beatles ai primi Pink Floyd, mescolate in un calderone e cucinate a fuoco lento, una ricetta estasiante, (ex-ta-cy) per l'appunto!
Il loro primo album "White music" cosi' come il secondo "Go 2" pubblicati nello stesso anno 1978, suscitano discreto interesse nell'ambiente della new-wave inglese più intellettuale.
A quel tempo oltre ad Andy Partridge voce e chitarra, Colin Moulding basso e Terry Chambers batteria, in formazione figurava anche Barry Andrews, uno strampalato tastierista.
L'anno successivo il gruppo viene affidato alle cure del produttore Steve Lillywhite, subentra definitivamente nell'organico Dave Gregory, Andrews abbandona e viene alla luce "Drums and wires" un autentico capolavoro.
La musica rock nell'Inghilterra dei primi anni '80 e' rappresentata dal movimento new wave che porta alla ribalta una serie impressionante di nuove bands; alcune arriveranno al successo, moltissime altre svaniranno nel nulla.
Il notevole consenso di pubblico e di critica per gli XTC ottenuto da "Drums and wires" , coincide con il nuovo assetto della formazione, stabilizzatasi dopo l'ingresso del polistrumentista Dave Gregory che avra' la funzione di "giudice di pace" nei ricorrenti contrasti tra le due menti creative, Andy Partridge e Colin Moulding.


Mentre all'interno della scena musicale e' una lotta selvaggia per riuscire a stupire con il look più trasgressivo, i nostri eroi si concentrano sulla musica e lo fanno con gli album "Black sea" e "English settlement" nel loro stile inconfondibile e superbo.


Nell'estate dell'82 le esibizioni dal vivo, da sempre amate dai fedelissimi fans, vengono interrotte, Andy fortemente stressato, si rifiuta di proseguire la tournee' americana in corso e la decisione sara' irremovibile: mai più apparizioni in pubblico, in seguito anche il batterista Terry Chambers abbandona.
Dopo un anno di silenzio totale appare improvvisamente il nuovo disco dal titolo "Mummer" frutto di una gestazione travagliata soprattutto nella fase di mixaggio in sala di incisione.
Il successivo "The big express" recupera un certo suono agressivo della chitarra presente nei dischi di esordio, invece "Skylarking" e' curatissimo nelle sonorita' grazie alla produzione del geniale Todd Rundgreen; tra i due lavori prende forma il progetto psichedelico dei DUKES OF STRATOSPHEAR, architettato dai tre di Swindon sotto mentite spoglie.
Giungiamo, cosi' a ricordarvi gli ultimi gioielli con marchio XTC: "Oranges & lemons" del 1989 "Nonesuch" del 1992, "Apple Venus" del 1999 e "Wasp Star" del 2000 che ribadiscono, se ancora ce ne fosse bisogno, che sono loro i veri eredi dei Beatles.
Sono trascorsi ormai ben 9 anni dall'ultima uscita discografica, abbandonati dalla Virgin e da Dave Gregory, il futuro non appare roseo; ma noi continuiamo a sperare che presto un nuovo album appaia sugli scaffali dei negozi di dischi più o meno virtuali.
Nel frattempo vi invitiamo a cercare i vecchi CD e a non perderne le tracce.......ne vale la pena!.
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1 commento:

ROCKTIME ha detto...

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