28 giu 2009

BRIAN ENO “Il genio obliquo”


La multiforme complessità del personaggio risiede anche nel suo lunghissimo nome: Brian Peter George St.John La Baptiste de La Salle Eno; sarà quindi impresa ardua parlarvene in queste poche righe, ma vale la pena tentare, l’opera di questo signore è di fondamentale importanza per illustrare ai posteri la musica del XX secolo.
Scienziato del suono e non-musicista per autodefinizione, Brian Eno è inglese, nato a Woodbridge il 15 Maggio 1948; fin da giovanissimo si appassiona alle arti visive e alle sonorità elettroniche sperimentali, componendo alcune opere di estrema avanguardia e il saggio teorico “Music for non-musician”.
Terminati gli studi e conseguito un diploma in Belle Arti si trasferisce a Londra dove conosce Andy McKay, Bryan Ferry e Phil Manzanera, il nucleo dei Roxy Music; con loro inciderà i primi due straordinari album, apportando le sue rivoluzionarie teorie sull’uso dell’elettronica nella musica di consumo.
E’ il 1973, dopo la defezione (pare dovuta ad inconciliabili divergenze con Ferry), Eno è già al lavoro con Robert Fripp in “No Pussyfooting” e l’anno successivo pubblica il suo primo album solista “Here come the warm jets” che esplora il terreno del rock’n’roll in chiave futurista con canzoni sempre sul filo della provocazione e del paradosso sonoro con testi graffianti e surreali.
L’anno seguente esattamente il 1° giugno è con Kevin Ayers, Nico, John Cale, Robert Wyatt e Mike Oldfield per lo storico concerto al Rainbow che sarà immortalato in un meraviglioso album.
I progetti e le collaborazioni si moltiplicano; sono decine gli artisti che vogliono il suo genio nei propri dischi, sia in veste di produttore, sia come musicista in grado di dare un tocco di magia, quasi fosse un novello Re Mida.
La Obscure Records, la sua etichetta discografica personale, mette sotto contratto una serie di artisti emergenti, alcuni di belle speranze, altri si rivelano “flop” commerciali; nel 1977 dall’incontro con David Bowie a Berlino nasce il capolavoro "Low" seguito a breve distanza da “Heroes” e “Lodger” per una trilogia memorabile.
“Before and after science” è a mio parere l’album da cui iniziare il viaggio all’interno dell’universo musicale di Eno, anche perchè contiene dei brani notevoli come “Here she comes” e “July with” potete proseguire poi con “Music for films” e “Music for airports” e sarete proiettati in una nuova dimensione: la musica per ambienti; composizioni create appositamente per situazioni determinate, sottofondi che accompagnano la vita di tutti i giorni con discrezione.
Mischiare i suoni ai rumori in modo casuale utilizzando le carte (Oblique Strategies), girare il mondo registrando le voci più disparate, riprocessarle al computer e fonderle in cose mai udite prima; questa è la sua Arte, e se ciò non bastasse a chiarirvi le idee, vi ricordo che Brian Eno è responsabile del successo passato e presente di gruppi come Ultravox, Devo, Talking Heads, U2 e molti altri.
Grazie per l’attenzione .

per scaricare ed ascoltare lo speciale dedicato a Brian Eno
LINK TO DOWNLOAD:

http://www.megaupload.com/?d=NFVY3ZLS


simply an incredible song...!!!

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